Giornalista Pubblicista Freelance e Scrittrice

Deccio: storia della Lucchesia narrata da Enrico Linaria

Deccio divertenti storie di un paesello della Lucchesia è l’ultima fatica letteraria di Enrico Pieruccini, che firma anche questa sua opera con lo pseudonimo “Enrico Linaria”.

Circa 340 pagine davvero diverse che offrono “una visione della Toscana molto insolita”, in cui l’autore spazia tra ricordi che iniziano fin dall’infanzia e le speranze per un nuovo futuro per la sua terra d’origine.

Un volume carico di emozioni, le più diverse e le più varie, quello che Delmiglio Editore ci propone con Linaria, offrendo al pubblico una nuova chiave di lettura e di interpretazione del testo attraverso singoli racconti, ciascuno corredato di note a piè di pagina, fotografie d’epoca e più recenti, schemi che descrivono esattamente parte dell’albero genealogico dell’autore e, per concludere, descrizioni particolareggiate dei fatti storici più significativi che comprendono il periodo di tempo che va dal dopoguerra fino agli anni Novanta del secolo scorso. Non mancano perfino alcune riproduzioni dei Tentavi “pittorici” che Linaria ha esperimentato come forma di espressione che, a suo dire, non gli appartiene ma che desidera comunque assecondare quel desiderio di pittura.

Ma chi conosce l’autore apprezza soprattutto lo scrivere di sé, dei suoi cari, della sua gente, perché in questo modo gli è permesso immaginare un Enrico bambino e conoscerlo fin dalla più tenera età per quello che effettivamente è: lui, la sua storia, i suoi desideri, le sue passioni e quella voglia innata di vivere e di lottare per i valori in cui crede. Questo è un libro in cui traspare la sua passione mista ad una conoscenza acquisita sì dei fatti, ma soprattutto della vita, della vita in senso lato, della propria esistenza condivisa con quella del suo prossimo. E questo emoziona, ti rende partecipe di ciò che altrimenti non avresti probabilmente conosciuto, di una sensibilità innata ma coltivata negli anni e messa a disposizione di una collettività, la micro-comunità del paesello di Deccio, ma anche e soprattutto di una società che ha bisogno di ricordare alcuni valori essenziali per vivere bene insieme nel rispetto della natura e dei suoi simili.

Una scrittura semplice per una narrativa ricca di humor, umanità ed autenticità, che lascia spazio anche a qualche istante di commozione, perché scritta con il cuore aperto e ricco di amore per la vita.

Giovanna Benini