Giornalista Pubblicista Freelance e Scrittrice

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Angal Un villaggio e il suo ospedale tra passato e futuro

Angal Un villaggio e il suo ospedale tra passato e futuro

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Un reportage racconta la storia di Angal, un piccolo villaggio nel cuore dell’Uganda, al centro del quale circa 50 anni fa sorse un piccolo ospedale per l’opera instancabile di alcuni padri Comboniani. Nei decenni successivi la struttura sanitaria si è sviluppata grazie all’intervento ed alla presenza costanti di medici volontari del Cuamm (Medici con l’Africa). Oggi, a distanza di quasi mezzo secolo, il St. Luke Hospital è completamente africanizzato. L’Associazione non a scopo di lucro Amici di Angal è presente sul territorio per supportare l’Ospedale e la popolazione del suo villaggio. Ne parlano in questo servizio il dottor Mario Marsiaj e la moglie Claudia, che hanno dedicato gran parte della loro vita assieme per la realizzazione di un progetto tanto ambizioso quanto complicato, riuscendo a concretizzare il sogno di entrambi.     Cortometraggio   Articolo collegato: Angal come la Terra...

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Deccio: storia della Lucchesia narrata da Enrico Linaria

Deccio: storia della Lucchesia narrata da Enrico Linaria

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Deccio divertenti storie di un paesello della Lucchesia è l’ultima fatica letteraria di Enrico Pieruccini, che firma anche questa sua opera con lo pseudonimo “Enrico Linaria”. Circa 340 pagine davvero diverse che offrono “una visione della Toscana molto insolita”, in cui l’autore spazia tra ricordi che iniziano fin dall’infanzia e le speranze per un nuovo futuro per la sua terra d’origine. Un volume carico di emozioni, le più diverse e le più varie, quello che Delmiglio Editore ci propone con Linaria, offrendo al pubblico una nuova chiave di lettura e di interpretazione del testo attraverso singoli racconti, ciascuno corredato di note a piè di pagina, fotografie d’epoca e più recenti, schemi che descrivono esattamente parte dell’albero genealogico dell’autore e, per concludere, descrizioni particolareggiate dei fatti storici più significativi che comprendono il periodo di tempo che va dal dopoguerra fino agli anni Novanta del secolo scorso. Non mancano perfino alcune riproduzioni dei Tentavi “pittorici” che Linaria ha esperimentato come forma di espressione che, a suo dire, non gli appartiene ma che desidera comunque assecondare quel desiderio di pittura. Ma chi conosce l’autore apprezza soprattutto lo scrivere di sé, dei suoi cari, della sua gente, perché in questo modo gli è permesso immaginare un Enrico bambino e conoscerlo fin dalla più tenera età per quello che effettivamente è: lui, la sua storia, i suoi desideri, le sue passioni e quella voglia innata di vivere e di lottare per i valori in cui crede. Questo è un libro in cui traspare la sua passione mista ad una conoscenza acquisita sì dei fatti, ma soprattutto della vita, della vita in senso lato, della propria esistenza condivisa con quella del suo prossimo. E questo emoziona, ti rende partecipe di ciò che altrimenti non avresti probabilmente conosciuto, di una sensibilità innata ma coltivata negli anni e messa a disposizione di una collettività, la micro-comunità del paesello di Deccio, ma anche e soprattutto di una società che ha bisogno di ricordare alcuni valori essenziali per vivere bene insieme nel rispetto della natura e dei suoi simili. Una scrittura semplice per una narrativa ricca di humor, umanità ed autenticità, che lascia spazio anche a qualche istante di commozione, perché scritta con il cuore aperto e ricco di...

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Angal come la terra promessa

Angal come la terra promessa

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Angal, una terra lontana nel cuore dell’Africa centro-orientale, un villaggio dell’Uganda, in cui poche persone riescono ad andare, perché ad Angal non si va a fare visita agli amici e, tanto meno, a fare un viaggio di piacere. Ad Angal ci arriva chi ha nel cuore il desiderio di condividere, chi vuole fortemente dare la parte di sé che è rimasta incontaminata dai falsi valori del Mondo Occidentale e che è disposto a mettersi in gioco per chi da solo non potrebbe farcela, per chi solo sa ringraziarti con un semplice sorriso. Ad Angal da più di cinquant’anni medici e volontari prestano instancabilmente la loro opera al Saint Luke’s Hospital al servizio dei più bisognosi e dei più poveri, di coloro che, da pochi mesi di vita all’età matura, non riescono a gridare il loro bisogno di aiuto. In mezzo a quella terra rossa ed apparentemente inospitale riescono a fiorire gli alberi di frangipani che, insieme con i cespugli e le macchie di verde che crescono spontaneamente, addolciscono un paesaggio altrimenti aspro e malagevole per chi non è abituato a camminare scalzo. Ma proprio tutto questo è la forza di quel villaggio che apre le porte delle sue capanne senza chiederti chi sei e perché sei arrivata fino lì, ma semplicemente ti accoglie perché ci sei e perché partecipi alla vita dei suoi abitanti. Una promessa rimandata per ben quasi dieci anni, ma che finalmente ha trovato il modo di essere mantenuta, mi ha dato l’occasione di sentirmi una donna completa, madre nel cuore e nell’anima, e di offrire quella parte di me che ancora la vita non mi aveva permesso di porgere. Un desiderio irraggiungibile, un sogno che temevo di non poter mai realizzare, ma che invece il buon Dio ha voluto trasformare in realtà come per il suo popolo la terra promessa. Angal è stata la mia terra promessa e come tale mi ha regalato molto più di quanto io abbia potuto, nonostante i miei sforzi ed i miei servizi, offrire a lei ed ai suoi Alur. Resta una dolcissima nostalgia e l’impegno con me stessa di fare tesoro di una simile esperienza per ricordare, ricordare sempre, ciò che veramente è importante nella vita nel rispetto di chi...

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Intervista a Roger Quadflieg Attraverso lo spirito la guarigione del corpo

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Roger Quadflieg è di origine belga e vive in Italia, a Martinengo, in provincia di Bergamo dal 1983. Maestro reiki, operatore shiatsu ed operatore olistico spirituale, Roger si è formato in Germania alla scuola di Pjotr Elkunoviz, meritando dal suo maestro il titolo di primo operatore del riallineamento spirituale nel nostro Paese. Ma chiediamo direttamente a lui di raccontarci chi è esattamente Roger Quadflieg, quali sono le sue origini, qual è stato il suo percorso personale, e come si è svolta la sua formazione professionale. «La mia, in realtà, è una storia un po’ complessa… – inizia a spiegare il primo operatore del riallineamento spirituale in Italia –. Sono nato nel 1954 ad Hasselt, capoluogo della provincia di Limburgo, nella parte fiamminga del Belgio. Mio padre lavorava nelle miniere di carbone, mentre mia madre, penultima di nove figli, era casalinga. Io ho frequentato la scuola professionale e sono diventato falegname, lavoro a cui mi sono dedicato per gran parte della mia vita. Nel 1983 mi sono trasferito per motivi di lavoro con mia moglie Elena e mio figlio Alexander in Italia, dove è nata successivamente mia figlia Daiana. Pure qui ho lavorato come falegname e posatore, anche con trasferimenti temporanei all’estero. Nel 1997 ho iniziato ad interessarmi alla guarigione alternativa (reiki) per cercare di risolvere alcuni seri problemi personali di salute. E da quel momento in poi mi si è aperto dinanzi agli occhi ed alla mente un nuovo mondo di conoscenza. Così, ho frequentato la scuola di shiatsu a Milano per tre anni, ho preso il diploma e solo dieci anni dopo, nel 2007, mi sono avvicinato alla tecnica del riallineamento spirituale. In realtà, avevo sentito parlare di un nuovo metodo di guarigione che si praticava in Germania e, dopo essermi informato, mi sono rivolto ad Alexander Toscar, figlio di Pjotr Elkunoviz, a Friburg. Ho frequentato i primi tre seminari del riallineamento spirituale nella sua scuola per guaritori, fondata dal padre, ma successivamente per proseguire il camino di formazione in questa disciplina ho dovuto rivolgermi a Pjotr a Rohr (Roth), in Baviera, e partecipare ad altri tre seminari. Ho concluso la mia preparazione a maggio del 2008 in seguito ad un ulteriore corso e nel maggio di due...

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Premio Trabucchi d’Illasi alla Passione Civile 2014

Premio Trabucchi d’Illasi alla Passione Civile 2014

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Premio Trabucchi 2014 8ª edizione della rassegna in cui, il 20 luglio 2014, il sindaco di Illasi, Paolo Tertulli, consegna il premio Trabucchi d’Illasi alla Passione Civile al sindaco di Lampedusa e Linosa, Giusi Nicolini, ed alla sua Cittadinanza. La manifestazione si svolge annualmente a villa Trabucchi d’Illasi, Località Monte Tenda, Illasi (Verona).   Video dell’8ª edizione...

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Tango Murales la vita sul palcoscenico

Tango Murales la vita sul palcoscenico

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La compagnia RossoAOvest è stata protagonista assoluta nelle serate del 2 e 3 agosto (replicherà il 24, alle ore 21) sul palcoscenico di Corte Molon, nel capoluogo scaligero, strappando al pubblico applausi meritatissimi per il suo Tango Murales – istantanee dalla città. Uno spettacolo di tango, danza e teatro, in cui emerge la spiccata capacità degli otto ballerini nel ritrarre personalmente le proprie realtà artistiche, assolutamente diverse tra loro. Quando si dice che la danza è arte, che l’arte è vita e che quindi la danza è vita significa che si è raggiunto un obiettivo fondamentale: raccontare l’esistenza attraverso l’esperienza del proprio sentire e del proprio vivere. E perché no? Anche attraverso la condivisione di altre situazioni che accompagnano con il loro racconto quella di ciascuno di noi e per questo la Compagnia ha scelto di presentare il proprio progetto artistico raccontando un viaggio che intreccia la vita di ognuno a quella dell’altro, della donna a quella dell’uomo. Ecco perché qui il tango argentino si contamina volutamente di altri stili, passando attraverso la danza contemporanea, l’hip-hop e la break dance, quadro dopo quadro, coinvolgendo lo spettatore che proietta sul palcoscenico le proprie emozioni. Giovanna Benini Photo credits: Roberto DelbarbaPhoto credits: Roberto...

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